mercoledì 14 novembre 2007

Che Dio li fulmini. Tutti.

La sanità italiana è uno schifo. La burocrazia della sanità italiana ancora di più. I burocrati della burocrazia della sanità italiana...beh, quelli...che dio li abbia presto in gloria.
Si potrebbe scrivere un romanzo con tutte le storie e le disavventure che ogni giorno prendono vita nei corridoi delle USL di tutta Italia..
Così come la USL potrebbe benissimo scrivere un saggio su come creare disagi a un intero paese di malati...
Oggi vi racconto la storia di un paziente, che per motivi di privacy chiameremo col nome fittizio "Marwich".
Bene, sono le 7 e 45 del mattino del 10 novembre. Marwich è un paziente con una brutta forma di intolleranza alla sveglia mattutina, ma per motivi oscuri quel giorno aveva deciso di provare nell'impresa di penetrare le labirintiche mura della USL, per ottenere il leggendario "libretto sanitario", oggetto dai poteri mitici e leggendari, che darebbe persino il diritto all'assistenza di un medico di base. Pensate.
E insomma, Marwich, sorretto dalla chimica (280mg di caffeina in circolo), bardato di Drago rosso +15 in furia devastante, si reca all'Ospedale dove per prima cosa si ritrova ad affrontare il labirinto di stanzine e stanzette in cerca di un centro informazioni.
Dopo mezzora di ricerche ovviamente nessun dipendente dell'ospedale era stato in grado di dare un informazione utile. Evidentemente il collega dell'ufficio informazioni stava sul cazzo a tutti.
Trovato l'ufficio informazioni inizia l'epopea.

Marwich: Salve, vorrei un informazione per piacere..
Impiegato USL: (piuttosto che darti un informazione uccido mia figlia in fasce e la do in pasto ai porci)
Marwich: Mi scusi, ho detto: avrei bisogno di un informazione.
Impiegato USL: Mi dica. (sta a vedere che ti combino adesso...)
Marwich: Dovrei fare il libretto sanitario, sa indicarmi dove posso andare?
Impiegato USL: (Al secondo piano) Eh, guardi, mi dispiace, ma credo che questa sia una cosa che va fatta all'ufficio amministrativo, che è (guarda caso) esattamente all'altro capo della città, nell'ufficio più periferico della USL.
Marwich: (Vecchio di merda!!!!) Azz..vabbè, grazie. Arrivederci.
Impiegato USL: (sarai mio!) Arrivederci.

Sono le 9 e mezza, e chiunque sa che oggigiorno le 9 e mezza sono irrimediabilmente tardi per chi deve sbrigare faccende burocratiche, ma Marwich va avanti lo stesso e in men che non si dica (un par di palle, il traffico gli ha fatto esplodere i maroni) arriva all'ufficio USL indicatogli. Se non altro questa volta i cartelli sono chiari, e il paziente trova subito l'ufficio informazioni.
Vuoto.
L'impiegato era ovviamente a fare colazione, lo si nota dall'ostentazione di una ciambella glassata ripiena di crema al suo ritorno.

Marwich (un po innervosito): Buongiorno, dovrei fare il libretto sanitario: sa dirmi dove devo andare?
Impiegato USL: Al piano di sopra, non ha visto il cartello?
Marwich: Veramente no..
Impiegato USL: Guardi, è qui, sotto questa mattonella. Come ha fatto a non vederlo?
Marwich: (ma che cazz..) Devo essermi distratto..grazie e arrivederci.

Al piano di sopra, Marwich trova l'ufficio preposto, segnalato dall'apposita targhetta "Ufficio amministrativo". Bussa e l'impiegato all'interno lo accoglie cortesemente. Un sogno.

Impiegato USL cortese: Salve, posso aiutarla?
Marwich: Si, grazie, dovrei fare il libretto sanitario.
Impiegato USL ora meno cortese: Ha sbagliato ufficio.
Marwich: Ma come, la targhetta, il cartello..
Impiegato USL: Sono obsoleti. A breve concluderanno l'appalto per la ditta che gestirà i cartelli della USL e li aggiorneranno.
Marwich: Si, ma io dove lo faccio il libretto?
Impiegato USL: Al piano di sopra.

Secondo piano. Deserto del Maghreb. Un unica donnina con dei fogli in mano attraversa il corridoio.

Marwich: Scusi! Mi sa dire dove si fa il libretto sanitario?
Donnina della USL: Al piano di sopra! Cerchi la signorina Vai e Trova, lei è l'addetta.

Terzo piano. Ovviamente l'ufficio della signorina è occupato o non raggiungibile, di conseguenza si fanno le 11.
Marwich incontra per caso la signorina Vai e Trova uscendo dall'ufficio dopo essersi scocciato dell'attesa.

Sig.na Vai e Trova: Cercava me?
Marwich: (no, mio nonno in carriola!) Si, devo fare il libretto sanitario. Mi hanno mandato qua.
Sig.na Vai e Trova: Guardi, non so chi le ha dato l'informazione ma l'ufficio è stato trasferito. Qua non possiamo fare niente, mi dispiace. Deve andare all'ufficio vicino allo stadio (che ovviamente è in culo a babbo natale).
Marwich: Ah. Accidenti. Vabbè, fa niente, grazie comunque (spero che suo figlio contragga la malaria)

Quasi mezzogiorno. Un era di ritardo. Marwich non si da per vinto e imperterrito si lancia all'attacco dell'altro ufficio. Subito dopo l'arrivo si capisce che l'impresa sarà ardua. Di tutti i giorni che l'anno mette a disposizione Marwich aveva scelto proprio quello che coincideva probabilmente con la scadenza dei libretti sanitari degli extracomunitari. Risultato: 6Km di fila con gravi rallentamenti sull'entrata e sulla macchinetta distributrice di numeretti per la fila, con tamponamenti a catena all'altezza del banchetto informazioni. La buona notizia quindi era che l'ufficio era quello giusto. Le brutte erano 7 ore di fila, e i dipendenti in pausa pranzo (che va dalle 12 alle 17).
Inaccettabile. Marwich ferma la prima addetta impiegata della USL a portata di mano. La tensione nell'ufficio è palpabile.

Marwich: Mi scusi (brutta stronza)
Impiegata USL: Mi dica. Faccia presto, io non sono dell'ufficio informazioni.
Marwich: (rantolo di odio)
Impiegata USL: Sta bene? Sta sbavando...
Marwich: Bene....bene...io..io sto bene...senta, sto facendo avanti e indietro e i suoi colleghi mi scaricano come un barile pieno di merda, è il terzo ufficio che mi fanno visitare oggi. Non c'è un modo per fare uno stupido foglio alla svelta (così' non sarò costretto a sentire la sua puzza di sudore)?
Impiegata USL: Guardi, faccia la fila come gli altri, fosse venuto qui prima si sarebbe sbrigato prima.
Marwich: Guardi...io ora mi son scocciato e me ne torno a casa. Ma se muoio mi avrà sulla coscienza.

Vincono sempre loro. Prima o poi morirò solo per fargli un dispetto!

Ma la giustizia divina arriva per tutti. E spero che qualcosa la faccia affrettare. Ma con affetto eh!