domenica 18 settembre 2011

SHHHHWOOOOOOOONK! Parte 2.

Armstrong e Aldrin sono appena rientrati nel lato chiaro della luna. Come noto, quando ci si trova nel lato oscuro, la presenza della massa della luna tra il lato oscuro stesso e la terra impedisce ogni tipo di comunicazione radio. Durante l'escursione quindi gli astronauti si trovavano soli con loro stessi, incapaci a comunicare. Nel momento in cui riprendono le comunicazioni il radioamatore Impicciowsky era in ascolto:

Armstrong: Houston qui Eagle 1, passo
Addetto telecomunicazioni: Avanti Eagle 1, qui Houston in ascolto, com'è andata ragazzi? passo
Armstrong: Houston, non ci crederete mai, passo
Addetto telecomunicazioni: ..... passo?
Armstrong: Houston, posso parlare liberamente? passo
Addetto telecomunicazioni: Neil, c'è il presidente qui, vi sta ascoltando, passo
Armstrong: Presidente, lei non crederà mai a quello che è successo quassù, passo
Nixon: Ragazzi, sono il presidente Nixon, non tenetemi sulle spine
Addetto telecomunicazioni:presidente, deve dire passo quando ha finito
Nixon: ah, sì, passo
Armstrong: bhè, signore, io veramente non so come dirglielo..passo
Nixon: avanti, comandante, vuoti il sacco
Addetto telecomunicazioni: deve dire pa-
Nixon: uff! PASSO!
Armstrong: va bene le farò un riassunto: Una volta usciti dalla safe zone ed entrati nel lato oscuro, siamo arrivati nel punto stabilito per il contatto, quando abbiamo scoperto che in realtà tutto l'altipiano dove avevamo fotografato gli esseri era deserto. abbiamo camminato per quasi un terzo della nostra riserva d'aria senza trovare traccia. Abbiamo anche pensato di tornare indietro ad un certo punto, quando ecco che sentimmo quel rumore.
Nixon: Rumore? che rumore?
Addetto telecomunicazioni: Signore deve aspettare che dica pas-
Nixon: Giovanotto, se me lo ripete ancora una volta, le giuro che la farò sbattere a pulire il cesso del mio air force one, e sappia che il cuoco di bordo è indiano.
Addetto telecomunicazioni: scusi signore.
Nixon: avanti Armstrong, continui.
Armstrong: ......
Nixon: passo ARMSTRONG, PASSO!!!!
Armstrong: Dicevo, sentimmo questo rumore stridulo, vibrare dentro le nostre tute: "SHHHHWOOONK!". Ci siamo diretti verso la fonte delle vibrazioni e li vedemmo, dietro una grande formazione rocciosa concava. Tutti riuniti come in una grande struttura a forma di cerchi concentrici. Roteavano e roteavano e roteavano, in un ritmo ipnotico. Eravamo rapiti da quella danza quando notammo ad un certo punto un esserino un po' più grosso degli altri, su una roccia sopraelevata. Al suo comando tutti i provolini saltarono. Erano talmente tanti che l'impatto simultaneo di migliaia di provole sulla superficie lunare creò un onda d'urto che quasi ci fece sganciare dalla gravità. Devo la vita al capitano Aldrin che mi ha trattenuto per il cavo di sicurezza.
Fu in quel momento che fummo scoperti.
In pochi istanti fummo circondati senza possibilità di muoverci. Così il più grosso di loro, quello che stava sull'altura, si avvicinò e cominciò a dare quelle che suppongo fossero testate, ad un sasso vicino a lui. Non capivamo cosa stesse succedendo lì per lì, quando al capitano Aldrin venne l'idea di tradurre in codice morse i regolari "tac tac" provocati dalle testate del provolino.
Nixon: Ebbene? ha avuto successo? passo
Armstrong: Sì signore. Passo.
Nixon: Com'è possibile??
Armstrong: Informatori, signore. Li hanno dappertutto, cammuffati da sassi, sulla superficie del lato chiaro. Captano le nostre comunicazioni da anni, essendo rocce assorbono le onde radio. Ci hanno studiato per anni, e conoscono il morse, la paella, e i pink floyd. Inoltre captano la radiazione residua dei nostri satelliti televisivi. Hanno una discreta conoscenza di tutto il nostro gossip internazionale. Vanno matti per Fred Buscaglione.
Nixon: E chi diavolo è??
Armstrong: Un cantan-
Nixon: Vada avanti Armstrong!
Armstrong: Ebbene, signore, lei non ci crederà. Io e il capitano Aldrin siamo capitati in quello che a quanto pare è un loro rituale ricorrente.
Nixon: che scopo avrebbe? E' un pericolo per la sicurezza nazionale?
Armstrong: Dubito signore.
Nixon: Come può esserne così sicuro comandante?
Armstrong: Ehm...signore..perchè ho come l'impressione che...sì, insomma...
Nixon: Allora?????
Armstrong: Signore, abbiamo a che fare con una specie, diciamo, poco evoluta.
Nixon: Cosa intende comandante, sia chiaro.
Armstrong: Sono degli imbecilli, signore. Degli stupidi sassi imbecilli.
Nixon: Si giustifichi.
Armstrong: Bhe, si, sono molto in collera con noi, perchè ci ostiniamo a chiamarli "abitanti del lato oscuro della luna". Parola del grande Mingrone.
Nixon: Mi prende in giro, Armstrong? Controlli il livello di ossigeno, se è troppo alto è probabile che stia vaneggiando. E poi chi è questo grande Mingrone?
Armstrong: Il loro capo, signore. Si chiama così.
Nixon: Lei sta impazzendo armstrong, è in evidente stato confusionale.
Armstrong: Il livello di ossigeno è a posto, signore, nessuno scherzo.
Nixon: Ma com'è possibile? nemmeno sapevamo della loro esistenza, come potevamo chiamarli con un altro nome? tutto ciò non ha senso.
Armstrong: Dimentica che ci ascoltano da anni signore, tutti quei programmi notturni alla radio, hanno assimilato così tanta letteratura che si son convinti che quello sia il nostro mondo reale, dove nella nostra fantasia ricorrente di un lato oscuro della luna abitato, loro sono gli abitanti del lato oscuro.
Nixon: E dove sta il problema?
Armstrong: Non gli piace il nome.
Nixon: .......
Armstrong: Loro sono gli "asssslllllllllroooooooooooooooaaaavvvvvvvvvh". O almeno così il capitano Aldrin ha tradotto il loro nome.
Nixon: ......
Armstrong: Ci tengono, signore.
Nixon: ....
Armstrong: Molto.
Nixon: E quindi comandante?
Armstrong: Hanno il potere di controllare le maree, con quel loro rituale saltellante. Credono che se ci danno fastidio con le maree cambieremo il modo di chiamarli.
Nixon: Ma non ha senso...
Armstrong: Concordo, signore.
Nixon: Cosa facciamo comandante?
Armstrong: Bhe, signore, io e il capitano Aldrin avremo un idea.
Nixon: Sentiamola.
Armstrong: A noi servono le maree per l'ecosistema, questo è un dato di fatto. Il problema è che per crearle, loro fanno questo rituale, e per farlo hanno bisogno di nutrirsi di sassi lunari per alimentarsi. Ciò vuol dire che solo per farci un dispetto si mangeranno gran parte della luna, il chè avrebbe conseguenze catastrofiche per la terra.
Nixon: Questo l'avevo capito. Quindi che propone?
Armstrong: Papaye.
Nixon: P....Papaye?
Armstrong: Si, signore.
Nixon: E perchè le papaye?
Armstrong: Perchè hanno la stessa composizione chimica delle pietre lunari, con un aggiunta di ferrocarbonato e di campionato di calcio, comunemente reperibile nelle vernici da decoupage, potremo inviare tonnellate di papaye dipinte da sassi e paracadutargliele di nascosto quando dormono, e alimentarli facendogli credere di farci un dispetto, mentre in realtà ci stanno facendo un favore.
Nixon: Armstrong, lei è un genio.
Armstrong: Grazie signore.
Nixon: No, davvero. Lei è un eroe.
Armstrong: Troppo buono signore.
Nixon: Bene, Comandante. Ha reso un gran serv--

Qui le comunicazioni radio si interrompono, sfortunatamente il signor Impicciowsky cambia stazione radio per spiare le comunicazioni telefoniche della ex moglie, che a quanto pare se la faceva con un ex Cosacco di nome Panzershrek, e a lui questa cosa a quanto pare non andava giù. La gelosia talvolta è più forte del senso storico.

Nella terza ed ultima parte pubblicherò rivelazioni ancora più scottanti, tanto da poter temere per la mia incolumità.

SHHHHWOOOOOOOONK!


"Signore c'è qualcosa che dovrebbe vedere"
"Che succede, Kovalsky?"
"La Luna signore..."
"Bhe?? Che c'è, qualcuno ti ha mangiato la lingua Kovalsky?"
"No, signore..è che..."
"Allora??"
"E' abitata signore."
"Cooooooooosa?????"
"Si, signore. Il lato oscuro."
"Ma come abbiamo fatto a non accorgercene mai???"
"Li abbiamo scambiati per sassi, signore."
"...."
"E non è tutto signore."
"Ah no??? Cos'altro c'è???"
"Se la stanno mangiando."

Incominciò tutto così,in un laboratorio della NASA, una fredda mattina del 1962. Pochissimi sanno queste cose. La guerra fredda, la corsa alla luna, Russia, America: solo una grossa montatura. Quella mattina di Dicembre era stata data una risposta alla più esistenziale delle domande del genere umano: siamo soli nell'universo?
Una storia mai raccontata, intrisa di mistero e fascino, e chissà, forse anche di avventura e pericolo. Ma soprattutto di papaye.
Riportiamo ora le testimonianze inedite raccontate dal protagonista dei giorni dell'Apollo 11, la missione che portò i primi uomini sulla luna. Starà al lettore, alla fine, giudicare e meditare...ma lasciate che vi dica una cosa: la verità non è mai stata così vicina.

Dal diario di Neil Armstrong, comandante della missione Apollo 11:

"15 luglio 1969, Houston, Texas.
Diciotto ore alla partenza. Ho appena salutato mia moglie, forse per l'ultima volta. Per la prima volta dopo l'addestramento e i briefing di missione ho paura. Sarò il primo uomo ad approcciare un contatto con una civiltà aliena.
Certo entrerò nella storia, ma ora penso solo che spero tanto di tornare a casa sano e salvo...
Meglio che dorma...la notte porterà consiglio.."

"18 luglio 1969, 300.000 Km dalla terra.
Manca poco ormai, solo 80.000Km. La luna è immensa da qui...
L'equipaggio è nervoso. Il capitano Aldrin si è mangiato quasi tutte le unghie, e sta cominciando a guardare quelle del tenente Collins con ingordigia. Penso che dovrei ordinargli di dormire, ma come mi ha confidato poco fa, non fa che pensare a quando dopo l'atterraggio prenderemo contatto con gli alieni. Credo che ripetergli le rassicurazioni del dottor Kovalski sul fatto che gli alieni hanno l'apparenza di innocue provole non abbia sortito effetti positivi. Lo vedo molto demotivato, spero solo che non crolli nel momento critico. Quanto a me...bhè, spero proprio che Kovalski sappia ciò che fa.
Mi preparo per dormire.. "

"20 Luglio 1969. In orbita attorno alla Luna.
Abbiamo fatto 15 orbite attorno alla luna e abbiamo iniziato la prima fase della missione. Sorvolando il lato oscuro così tante volte abbiamo potuto scattare diverse fotografie e raccogliere una discreta quantità di dati sugli abitanti del lato oscuro. Ora per la prima volta sento la paura divenire reale. Loro son là, ad appena 30 Km da me, che rotolano senza senso sbattendo gli uni con gli altri e riprendendo per la loro strada. Sicuramente si sono accorti di noi, perchè ogni volta che li sorvoliamo dall'alto, prendono a muoversi convulsamente, sbattendo e rotolando. Credo siano ostili."

"20 Luglio 1969. Sulla superficie della luna.
The eagle has landed. Siamo atterrati. Houston ci ha dato il via per l'attività extraveicolare. Il LEM è in assetto, il capitano Aldrin si sta infilando la tuta pressurizzata, tutto è pronto. Queste potrebbero essere le mie ultime parole da vivo. Se qualcosa dovesse andar storto e qualcuno dovesse ritrovare questo diario..queste parole son per mia moglie: ricordami come uomo, non come eroe, perchè in questo momento ho paura, e non c'è niente di eroico in me, solo il desiderio di poterti riabbracciare."

"21 Luglio 1969 Sulla Superficie della Luna.
Siamo rirentrati da qualche ora, abbiamo ricevuto ordine di riposare da Houston, dopo il rapporto, ma non riesco a dormire. Il capitano Aldrin, beato lui, si è addormentato come un bambino. Certo tutto questo ha dell'irreale..chi si aspettava un tale sviluppo?
Neil Armstrong...eroe?
No, non ci riesco...non posso fare altro che pensare a quel suono stridulo..."SHHHHHHHHHHWOOONK!!!"..."

Qui si interrompe la testimonianza del diario del comandante dell'Apollo 11. Ma la storia non finisce qui.
Quando si è saputo che stavo indagando su questa storia, ho ricevuto un email anonima da un tale che si definisce un "esperto in materia di telecomunicazioni", che mi ha invitato a controllare i vecchi archivi di un centro amatoriale di ascolto radio sperduto nella tundra russa. Per fortuna questo centro amatoriale ha un sito web, e così ho scoperto che è gestito dal figlio dell'ex fondatore ormai morto. Frugando quà e là nel suo profilo ho scoperto che è molto solo, e che vive nel centro di ascolto con un puma di nome Pasteque che sta sempre seduto su una sedia (sarà solo una coincidenza, ma in tutte le foto appare così), apparentemente eredità del vecchio padre morto a cui aveva promesso in letto di morte di portare avanti la tradizione della famiglia Impicciowski, ascoltatori radio da generazioni.
Così, facendo leva sulla solitudine del ragazzo, mi son iscritto alla chat per incontri romantici che ha dichiarato di frequentare sul suo website, e sotto le false spoglie della Dottoressa Megatron e tre ore di cybersex su skype, l'ho convinto a farmi accedere a dare un occhiata ai file segnalatimi dal misterioso informatore.

La scoperta però è valso lo shock traumatico causato dalla chiacchierata su skype col ragazzo, da cui probabilmente non mi riprenderò mai. E' venuto fuori infatti che il padre di quel pervertito era riuscito a captare e decifrare le telecomunicazioni dell'Apollo 11 con Houston, proprio nel momento in cui Armstrong e Aldrin facevano rapporto dopo la famosa passeggiata lunare, momento in cui sappiamo riferirono degli alieni.
Se avrete la pazienza e la curiosità di voler sapere la fine di questa storia, e rispondere finalmente ai quesiti che vi siete sempre posti su alieni, vita extraterrestre, senso della vita, ecc ecc...non pertedetevi la prossima shockante rivelazione. Pubblicheremo le trascrizioni delle conversazioni tra Armstrong e Houston, così come avvennero quella storica notte.