venerdì 18 novembre 2011

Cose che vorresti aver detto alla tua ex.

Se c'è una cosa che veramente non riesco a mandar giù è l'antisimmetria.
Del mio letto.
Chiamatelo capriccio, fantasia, fissa, fissazione, mania, fisima, ossessione, tormento, invasamento demoniaco, possessione diabolica...ma non posso fare a meno di diventare una madre di panda che protegge il suo cucciolo, se vedo che il lenzuolo è più lungo su un lato del letto rispetto all'altro.
Non giudicate il fatto che in un letto sìffatto non riesca nemmeno a dormirci e che mi provochi incubi l'idea di avere le lenzuola asimmetriche ma non avere abbastanza forza di volontà di vincere la pigrizia di alzarmi e controllare. E non giudicate nemmeno il fatto che non posso far a meno di farlo notare a possessori di letti non miei aventi questa spiacevole ed inaccettabile caratteristica.

Ma si può sapere che c'hai che sei così nervoso?

Niente.

Niente..

Niente.

E allora perchè la tua gamba si muove a 400 battiti al minuto e stai strangolando il gatto?[1]

Oh, lo faccio sempre.

Ah. E perchè hai messo "Training autogeno per esperti, volume 3." nello stereo?

Perchè, non ti piace la suoave voce del maestro Shen Ghzwou Lien Esposito?

Si, ma perchè hai messo la sezione per calmare gli istinti omicidi?

Oh, pensa te, non ci avevo fatto caso.

E perchè ora strangoli il cane?[2]

Scusa, ma il gatto era morto..

Senti..sei sicuro di star bene?

Mai stato meglio.

Bene...

Fantastico.

....

......

No, senti...

E VA BENE, OK NON LO SOPPORTO PIU'. DEVO FARLO.

...

...

...

Bhe?

Bhe?

Hai ammazzato il gatto per sistemarmi il lenzuolo?

Te ne prendo un altro al gattile.

Tu hai bisogno di un dottore.

Io? E perchè mai?

Perchè sei pazzo!

Io? No, ti sbagli.

Certo, nessun pazzo ammetterebbe di esserlo.

E a quel punto mi ha fregato. A dire il vero mi ha sempre fregato così..hmmm. Comunque, purtroppo non serve essere pazzi per capire che questo trabbocchetto della logica popolare non dà scampo. Probabilmente scosso dall'incompreso gesto -perchè è di questo che si tratta: incomprensione (nel senso di mancanza di mezzi socio-psico-pedagogici per l'interpretazione degli eventi da noi considerati insoliti)- l'altro interlocutore, che considereremo a titolo di esempio un essere umano di sesso femminile di razza caucasica di estrazione sociale medio-borghese, con tutto ciò che ne consegue sulla sua forma mentis acquisita attraverso le esperienze di vita comuni a molti giovani come me e lei, si è già fatto l'idea che la mia frivola predilezione per la simmetria in ambito di organizzazione e logistica per le attività di riposo e pisolino, non siano altro che sintomi di una non meglio precisata turba psichica generalmente, e a mio avviso male interpretando il significato della parola, chiamata "pazzia".
Niente che tu possa dire o fare riuscirà a sradicare dal cervello della suddetta esemplaressa il seme dell'idea che tu sia pazzo, una volta che lo stereotipo condito di logica ha innaffiato quell'idea. Questo per un semplice motivo. E cioè che le credenze e i comportamenti popolari sono più influenzati dalle immagini che dai fatti dimostrabili. In questo mondo i pazzi sono ben isolati e numerati, sono riconoscibili agli occhi di tutti, perchè sebbene sia vero, come dice la frase in questione, che nessuno abbia davvero la percezione di cosa sia la pazzia -ed in fondo il punto è proprio questo- tutti hanno la credenza popolare, ed il conseguente comportamento, di pretendere di sapere cosa NON sia la pazzia, semplicemente perchè si è deciso che un non-pazzo, non sapendo cosa sia un pazzo, debba corrispondere ad una serie di caratteristiche decise a tavolino da chi, per quanto ne sappiamo poteva benissimo essere pazzo davvero. Ma nessuno si pone mai questa domanda, e accetta che se non sei pazzo ti comporti in una certa maniera, perchè il modello più o meno funziona e nessuno si prende la briga di ascoltare chi viene etichettato come pazzo. Se non sei pazzo non vedi spazi vettoriali dentro tazzine di caffè. Se non sei pazzo ti caghi addosso se ti trovi nel mezzo di una tempesta di fulmini, non rimani inebetito a guardarli in adorazione pensando ai campi magnetici che sprigionano e a cosa potresti fare con tutta quella energia. Se sei normale, se non sei pazzo, quando guardi le stelle pensi a quanto son romantiche, o ad altre stronzate del tipo quanto siamo piccoli, chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo, o altre domande inutili, non vedi immense fornaci nucleari che bruciano alla velocità di centinaia di migliaia di km/h. Se sei considerato pazzo e proponi a un agenzia governativa il progetto di una navetta spaziale, ti ridono in faccia, non ti mettono a capo del loro programma missilistico. Se ti professi inventore, ma la gente ti considera pazzo, non prenderanno mai sul serio le tue invenzioni.
Non importa che sia esistita al mondo della gente che abbia polverizzato la logica al di sotto della frase "nessun pazzo ammetterebbe di essere pazzo", perchè la burocrazia delle credenze popolari è troppo fortemente radicata nel marasma delle nostre sinapsi che ha resistito agli impatti, e questi "pazzi" sono invece stati definiti "geni": pur di non accantonare il teorema perchè smentito dalla realtà delle cose si è preferito aggiungere dei corollari postumi giustificando i fallimenti della credenza come casi particolari del teorema. Un po come dire "Teorema: questa teoria funziona sempre, anche in alcuni casi in cui è un po diverso che chiameremo casi particolari. Corollario: in caso in cui la teoria fallisce, questo evento verrà definito un caso particolare."
Alla fin fine quindi è solo una questione di parole. Basta cambiarle ed è fatta.


Albert Einstein. Pazzo. Elabora la teoria della Relatività
e sconvolge la fisica rivoluzionandola.


Nikola Tesla. Pazzo. Il più grande Scenziato di tutti i tempi.


Thomas Edison. Pazzo. Inventore.


Werner Von Braun. Pazzo. Fondatore della NASA e ideatore
del programma Apollo che portò i primi uomini sulla Luna.


Gene Wilder. Sano di mente. Miglior interpretazione
dello scenziato pazzo della storia del cinema.


Io. Pazzo? I don't think so, baby.



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[1] Ci tengo a precisare che nessun gatto è stato maltrattato durante la stesura di questo post. Il fatto che trovi esilarante l'idea di uno che dal nervosismo strangola il gatto della fidanzata, e ho riso non poco, non significa che ciò sia accaduto o possa accadare realmente.
[2] Anche qui stessa considerazione fatta in [1]. Solamente che strozzare un cane fa meno ridere, quindi l'ho risparmiato.