lunedì 24 settembre 2012

Cose incredibili...


Hai mai pensato che queste righe che stai leggendo in questo momento possono essere nient'altro che frutto della tua immaginazione? Mi spiego meglio...o forse dovrebbe essere TI spieghi meglio? Vabè, insomma. Se questo non fosse un tuo sogno, o una tua visione, e se davvero vivessimo in un universo fisico comune all'interno del quale tutti noi esistiamo contemporaneamente nella stessa dimensione spazio-temporale, ognuno dotato sì della sua coscienza indipendente, ma anche di una coscienza comune realmente effettiva su quelle singole, nella misura in cui al singolo rimane l'esperienza di un altro singolo in una determinata situazione spaziale e temporale, ad esempio dove io sono una persona reale che scrive realmente queste righe, seduto realmente su una sedia davanti a un pc reale, righe che poi finiranno su internet e arriveranno al reale te che avrai così esperienza della mia esistenza ed entrerò a far parte della tua coscienza comune, pur essendo una singola al di fuori del tuo contesto magari...insomma, se tutto questo fosse reale, oltre che prendermi per uno spostato e aver dovuto rileggere le due righe precedenti almeno 2 volte per capire perchè non ho mai voglia di ricontrollare la punteggiatura, converrai con me, o con te stesso, che comunque si guardino le cose, coscienza comune ed esperienza comune o no, da quella individuale non c'è possibilità di scampo, o nel mondo reale non esisterebbero i manicomi.
Anche gli scienziati dell'universo reale si son dovuti arrendere davanti all'evidenza che le leggi fisiche esistono e son percettibili, ma comunque vadano le cose, le persone hanno un sistema di sensori vitali completamente diverso l'uno dall'altro (una persona che viene investita da un camion sentirà molto più dolore di me che osservo dal marciapiede, nonostante stiamo vivendo tutti e due lo stesso evento fisico/temporale e la massa per la velocità del camion sia la stessa sia nel mio sistema di riferimento che in quella del povero pedone asfaltato). Nel senso che ogni individuo non VIVE una realtà comune, ma la PERCEPISCE.
Se mettete 100 pittori davanti a una mela e gli chiedete di dipingerla il più fedelmente possibile, otterrete 100 diverse immagini della stessa mela. E ognuna di queste sarà diversa da quella che disegnereste voi.
E allora dov'è l'inganno? Perchè la razza umana, una volta realizzata questa cosa, non implode? No, non stai esagerando, hai esattamente pensato "implode". Come fanno a non far nulla? Tutto ciò che vediamo, tocchiamo, sentiamo, assaggiamo, odoriamo, potrebbe essere così per noi solo e soltanto, e quindi non essendoci più la possibilità di calcolare la differenza di percezione tra gli individui non si può più definire con certezza ciò che è reale e ciò che non lo è.
Ognuno vive ciò che percepisce, su questo non si discute, no?
Eri d'accordo fino ad un attimo fa, perchè ora non dovresti esserlo? Sarai sicuramente una persona coerente, quindi converrai con me, anzi, con te stesso, che è ancora più coerente. Bravo. O brava. O Bau, nel caso fossi un cane.
Insomma, se è universalmente accettato che siamo ciò che pensiamo, sia nell'universo reale, o a maggior ragione in un mio (tuo) sogno, possiamo tranquillamente affermare che in qualsiasi realtà (questo paradosso mi piace abbestia) ognuno di noi (ammesso che un "noi" esista realmente e non sia invece frutto del tuo ((nostro)) subconscio. E mi fermo perchè potrei andare avanti all'infinito in un loop filosofico, ma perderei il conto delle parentesi e finirei per dimostrare la validità della tesi solo per sfinimento ) vive nel suo piccolo universo personale. E si potrebbe sicuramente anche mettere in dubbio l'esistenza della coscienza comune, trasformandola conseguentemente in una produzione interna della nostra autocoscienza.
Ovvero: non esiste niente realmente, è tutto frutto della nostra immaginazione, se così la vogliamo chiamare. "Ah, come in Matrix..." No. Matrix sarebbe un invenzione del tuo subconscio, non esisterebbe realmente, e non esisterebbe nemmeno nessun alieno che ti vuole coltivare e fare stufato. O chissà come li cucinano loro gli esseri umani.
Siamo soli nel nostro piccolo universo creato dalla nostra piccola autocoscienza, questo è il senso.
La vita che abbiamo vissuto finora ce la siamo creata noi passo per passo, alti e bassi compresi. Se fossero così le cose, a guardarti indietro cosa diresti?
Tornando alla domanda iniziale..se tutto questo fosse un sogno e queste righe fossero un messaggio che ti sei lasciato in un momento di lucidità in un angolo oscuro tra i brutti ricordi? Tipo un segno rivelatore che ti fa accorgere quando stai sognando, e allora una volta che ti accorgi di essere in un tuo sogno ti metti a far cose incredibili, tipo volare o conquistare la donna dei tuoi sogni...o ti svegli terrorizzato.
Se questo fosse tutto frutto della tua immaginazione e ora fossi sveglio in questo sogno reale cosa faresti? Vorresti implodere..o renderti capace di cose incredibili?
Io lì per lì ho pensato di implodere...poi però me la son fatta sotto e ho deciso di mettermi a fare cose incredibili.


giovedì 20 settembre 2012


Ci son certe volte in cui non si hanno parole.
Altre che le parole si hanno ma non si possono dire..
Altre ancora che non si sa come dirle...
E poi ci son quelle in cui invece sai esattamente cosa dire..