mercoledì 29 ottobre 2008
mercoledì 8 ottobre 2008
Soccer for Dummies
Ora che ho cambiato casa e son andato a vivere con un amico ho scoperto, dopo 4 anni di convivenza forzata con 2 donne totalmente disprezzanti questo sport, cosa voglia dire davvero vivere il calcio per l'italiano-medio-patito-di-calcio, nuova categoria appositamente creata da quel grande pensatore e filosofo di Maurizio Mosca, in uno dei suoi deliri post giornata di campionato, che da quando ho scoperto non mi perderei per niente al mondo, perchè ogni volta mi chiedo a che puntata si accorgerà di cosa sta dicendo, ed ogni volta rimango deluso, ma grasse risate assicurate.
Comunque il calcio non è così difficile. Io l'ho capito quasi subito. Soprattutto grazie al mio coinquilino, che mi ha subito iniziato ai misteri di questo sport come uno studente che per recuperare un voto si da ai bignami. Ed ovviamente il bignami dello sport è la playstation. Il mio maestro personale è Pro Evolution Soccer 2008. Una settimana e pure io son diventato un esperto di calcio.
La seconda settimana stavo già elaborando le mie personali teorie calcistiche, che son sicuro saranno di ottimo aiuto agli allenatori che in questo momento stanno leggendo alla ricerca di preziosi consigli.
Il calcio non è poi così difficile. In pratica ci sono 2 squadre, che di solito devono avere le maglie diverse, o i giocatori, notoriamente deficienti, si confondono e poi rischiano di passare la palla al giocatore sbagliato, che si affrontano per un periodo di tempo diviso in due, che occupa tutta la prima serata di raiuno, compresa la pubblicità. Sono undici per squadra, e ci sono poi i ruoli che ogni giocatore assume. Ci sono i blu che sono i difensori, i verdi che sono i centrocampisti, e i rossi che son gli attaccanti. Ah, c'è anche il portiere. Uno di portiere eh! Poi ci sono le varie suddivisioni tipo terzino destro, terzino sinistro, trequartista, mezza punta, punta, ecc, ma quelli sono solo nomi a casaccio per far sentire più importanti i calciatori, che essendo professionisti esigevano delle specializzazioni ai loro ruoli, non avendo capito che non devono operare un paziente di ematoscopia gastrica, ma solo correre dietro a un pallone e menare.
Eh insomma, i difensori difendono, fanno le scivolate per troncare le gambe agli attaccanti avversari (tasto cerchio), e far ripartire se hai una botta di culo e riesci a non farti segnare.
I centrocampisti invece hanno il compito di passare la palla agli attaccanti se sono in attacco, e di creare un ingorgo mega intasante nel caso attacchi l'altra squadra. Gli attaccanti ovviamente devono fare goal. Nella porta avversaria.
Poi c'è il cross, il traversone, che è la stessa cosa del cross ma da posizione diversa, il fuorigioco, che è quando un attaccante è troppo infogato e supera i difensori avversari che lo fregano, il turnover che non so che cavolo sia ma è fondamentale, le punizioni e i miei preferiti che sono i violenti falli da dietro tipo quelli di Materazzi.
Fine delle basi. Ora passiamo alla tattica.
La tattica in realtà non esiste.
E' un invenzione di Aldo Biscardi per far durare di più il suo programma e tenere davanti alla televisione una fetta di audience immensa nel nostro paese, rappresentata da tutti i calciofili che dopo aver sentito la partita in diretta alla radio, visto i gol post partita coi commenti a caldo,seguito guida al campionato, novantesimo minuto, studio sport (che per inciso non capisco come mai insistano a chiamare studio SPORT, se su mezzora di programma 27 son di calcio, 2 di formula uno e/o ciclismo, e uno di titoli di coda...farebbero prima a chiamarlo "STUDIO CALCIO e forse qualcos'altro", almeno uno sa cosa si aspetta e cambia su sportitalia), domenica di campionato, ecc ecc, non ancora sazi di calcio, aspettano il processo, con un Aldo Biscardi sempre più finto come i suoi capelli, che parla a vanvera per più di 2 ore senza dire altro che un cazzo di niente.
Ebbene Aldo Biscardi e il suo programma sono la prova che la tattica calcistica non esiste. Basta provare a seguirlo:
Biscardi: Ora rivediamo l'azione: Qui vediamo il terzino scattare col pallone sulla fascia, involarsi in uno spazio chiuso male dai centrocampisti avversari e passare la palla al mediano fluidificante, che con un bellissimo passaggio filtrante imbecca l'ala sulla fascia che si prepara al traversone. Ora regia, stop al replay un momento. Mi dica signor Collina, lei che ne pensa della situazione economica dell'inter?
Collina: ...
Biscardi: Grazie, molto esaustivo. Torniamo all'azione e al suo momento saliente. Qui come vedete il passaggio viene ricevuto dal regista che guardate che movimento fa col lembo sinistro della maglia! Totalmente sbagliato, qui avrebbe sicuramente dovuto piroettare sulle punte, slanciare la gamba in flessione, sprintare prima che partisse il passaggio e scartando alla cieca la bandierina, cercare di fare un cross in rovesciata e servire di prima per un eventuale tiro da fuori area o un anticipo sul fuorigioco. Collina?
Collina: A parte che non ho capito un cazzo. Ma poi l'azione che stava commentando era alla moviola, mi spiega come avrebbe potuto fare tutte quelle cose in una frazione di secondo?
Biscardi: ....
Collina: ...
Biscardi: Bhè..è per questo che ha sbagliato! Ma passiamo alla prossima azione! Ma prima un po di tette! Ecco il balletto della nostra velina!
Bhe, più o meno il succo è questo. La tattica calcistica non esiste.
Altra prova ce la forniscono direttamente gli allenatori, nelle loro interviste post partita. Dicono tutti più o meno questa frase, sia che vincano, che pareggino, o che prendano un vagone di calci in culo:
"Abbiamo giocato bene, ho visto netti segni di miglioramento da parte di tutta la squadra, siamo molto motivati e credo che potremo fare meglio ancora e lo dimostreremo nelle prossime gare, quando la nostra tattica sarà messa a punto del tutto e porteremo tutti i reparti ai massimi livelli di gioco" e bla bla bla, minchiate così.
Ma io dico..se tutti gli allenatori dicono queste cose qua le cose son due. O non ha senso il risultato sul campo e la classifica, dove le squadre che perdono finiscono sotto e le squadre che vincono sopra, o gli allenatori sono tutti rincoglioniti, dato che ci vuole proprio un quoziente intellettivo iniquo per dire cose così dopo aver preso 4 gollonzi da una squadra del livello di una rappresentativa calcistica del Quatar in visita turistica in Italia.
E visto che alla SNAI si scommette sui risultati e sulle classifiche - e alla SNAI non si scherza - ne consegue che l'unica possibilità che rimane è che gli allenatori siano tutti rincoglioniti. Ma essendo loro gli unici custodi della tattica calcistica, è come dire che qualunque pazzo può fare l'allenatore. Tesi confermata dal fatto che ogni pazzo può fare l'opinionista. Ebbene signori e signori io ho elaborato LA tattica. Quella infallibile. Quella che anche la più insignificante e sgangherata squadra può opporre contro qualunque avversario, assicurandosi una dignitosa partita.
Sulla playstation funziona.
Comunque il calcio non è così difficile. Io l'ho capito quasi subito. Soprattutto grazie al mio coinquilino, che mi ha subito iniziato ai misteri di questo sport come uno studente che per recuperare un voto si da ai bignami. Ed ovviamente il bignami dello sport è la playstation. Il mio maestro personale è Pro Evolution Soccer 2008. Una settimana e pure io son diventato un esperto di calcio.
La seconda settimana stavo già elaborando le mie personali teorie calcistiche, che son sicuro saranno di ottimo aiuto agli allenatori che in questo momento stanno leggendo alla ricerca di preziosi consigli.
Il calcio non è poi così difficile. In pratica ci sono 2 squadre, che di solito devono avere le maglie diverse, o i giocatori, notoriamente deficienti, si confondono e poi rischiano di passare la palla al giocatore sbagliato, che si affrontano per un periodo di tempo diviso in due, che occupa tutta la prima serata di raiuno, compresa la pubblicità. Sono undici per squadra, e ci sono poi i ruoli che ogni giocatore assume. Ci sono i blu che sono i difensori, i verdi che sono i centrocampisti, e i rossi che son gli attaccanti. Ah, c'è anche il portiere. Uno di portiere eh! Poi ci sono le varie suddivisioni tipo terzino destro, terzino sinistro, trequartista, mezza punta, punta, ecc, ma quelli sono solo nomi a casaccio per far sentire più importanti i calciatori, che essendo professionisti esigevano delle specializzazioni ai loro ruoli, non avendo capito che non devono operare un paziente di ematoscopia gastrica, ma solo correre dietro a un pallone e menare.
Eh insomma, i difensori difendono, fanno le scivolate per troncare le gambe agli attaccanti avversari (tasto cerchio), e far ripartire se hai una botta di culo e riesci a non farti segnare.
I centrocampisti invece hanno il compito di passare la palla agli attaccanti se sono in attacco, e di creare un ingorgo mega intasante nel caso attacchi l'altra squadra. Gli attaccanti ovviamente devono fare goal. Nella porta avversaria.
Poi c'è il cross, il traversone, che è la stessa cosa del cross ma da posizione diversa, il fuorigioco, che è quando un attaccante è troppo infogato e supera i difensori avversari che lo fregano, il turnover che non so che cavolo sia ma è fondamentale, le punizioni e i miei preferiti che sono i violenti falli da dietro tipo quelli di Materazzi.
Fine delle basi. Ora passiamo alla tattica.
La tattica in realtà non esiste.
E' un invenzione di Aldo Biscardi per far durare di più il suo programma e tenere davanti alla televisione una fetta di audience immensa nel nostro paese, rappresentata da tutti i calciofili che dopo aver sentito la partita in diretta alla radio, visto i gol post partita coi commenti a caldo,seguito guida al campionato, novantesimo minuto, studio sport (che per inciso non capisco come mai insistano a chiamare studio SPORT, se su mezzora di programma 27 son di calcio, 2 di formula uno e/o ciclismo, e uno di titoli di coda...farebbero prima a chiamarlo "STUDIO CALCIO e forse qualcos'altro", almeno uno sa cosa si aspetta e cambia su sportitalia), domenica di campionato, ecc ecc, non ancora sazi di calcio, aspettano il processo, con un Aldo Biscardi sempre più finto come i suoi capelli, che parla a vanvera per più di 2 ore senza dire altro che un cazzo di niente.
Ebbene Aldo Biscardi e il suo programma sono la prova che la tattica calcistica non esiste. Basta provare a seguirlo:
Biscardi: Ora rivediamo l'azione: Qui vediamo il terzino scattare col pallone sulla fascia, involarsi in uno spazio chiuso male dai centrocampisti avversari e passare la palla al mediano fluidificante, che con un bellissimo passaggio filtrante imbecca l'ala sulla fascia che si prepara al traversone. Ora regia, stop al replay un momento. Mi dica signor Collina, lei che ne pensa della situazione economica dell'inter?
Collina: ...
Biscardi: Grazie, molto esaustivo. Torniamo all'azione e al suo momento saliente. Qui come vedete il passaggio viene ricevuto dal regista che guardate che movimento fa col lembo sinistro della maglia! Totalmente sbagliato, qui avrebbe sicuramente dovuto piroettare sulle punte, slanciare la gamba in flessione, sprintare prima che partisse il passaggio e scartando alla cieca la bandierina, cercare di fare un cross in rovesciata e servire di prima per un eventuale tiro da fuori area o un anticipo sul fuorigioco. Collina?
Collina: A parte che non ho capito un cazzo. Ma poi l'azione che stava commentando era alla moviola, mi spiega come avrebbe potuto fare tutte quelle cose in una frazione di secondo?
Biscardi: ....
Collina: ...
Biscardi: Bhè..è per questo che ha sbagliato! Ma passiamo alla prossima azione! Ma prima un po di tette! Ecco il balletto della nostra velina!
Bhe, più o meno il succo è questo. La tattica calcistica non esiste.
Altra prova ce la forniscono direttamente gli allenatori, nelle loro interviste post partita. Dicono tutti più o meno questa frase, sia che vincano, che pareggino, o che prendano un vagone di calci in culo:
"Abbiamo giocato bene, ho visto netti segni di miglioramento da parte di tutta la squadra, siamo molto motivati e credo che potremo fare meglio ancora e lo dimostreremo nelle prossime gare, quando la nostra tattica sarà messa a punto del tutto e porteremo tutti i reparti ai massimi livelli di gioco" e bla bla bla, minchiate così.
Ma io dico..se tutti gli allenatori dicono queste cose qua le cose son due. O non ha senso il risultato sul campo e la classifica, dove le squadre che perdono finiscono sotto e le squadre che vincono sopra, o gli allenatori sono tutti rincoglioniti, dato che ci vuole proprio un quoziente intellettivo iniquo per dire cose così dopo aver preso 4 gollonzi da una squadra del livello di una rappresentativa calcistica del Quatar in visita turistica in Italia.
E visto che alla SNAI si scommette sui risultati e sulle classifiche - e alla SNAI non si scherza - ne consegue che l'unica possibilità che rimane è che gli allenatori siano tutti rincoglioniti. Ma essendo loro gli unici custodi della tattica calcistica, è come dire che qualunque pazzo può fare l'allenatore. Tesi confermata dal fatto che ogni pazzo può fare l'opinionista. Ebbene signori e signori io ho elaborato LA tattica. Quella infallibile. Quella che anche la più insignificante e sgangherata squadra può opporre contro qualunque avversario, assicurandosi una dignitosa partita.
Sulla playstation funziona.
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