giovedì 8 febbraio 2007

La Sindrome del Pisano.

Il pisano e` una razza stranissima.
Ma prima e` meglio inquadrare il background su cui si muove questo individuo.
Pisa.
E` una classica piccola cittadina che si crede l'ombelico del mondo, e cosi` i pisani sono dei piccoli cittadini che credono che la loro citta` sia la Roma del ventesimo secolo.
Questa e` la principale caratteristica del nostro esemplare. Il pisano vero, quello doc, e` sempre alla moda: veste alla moda, parla alla moda, pensa alla moda, si veste alla moda (tanto per ribadire l'importanza), mangia alla moda, guida alla moda, scorreggia alla moda, spende un casino per stare alla moda, insomma vive alla moda.
Detto cosi` il pisano sembrerebbe il tipico italiano medio. Ma solo ad una prima analisi.
Dopo una convivenza forzata pero` si impara a capire la vera psiche di queste persone. E da un analisi attenta e dettagliata emerge la spiccata tendenza del pisano medio all'essere completamente discrono con la realta`.
Ne consegue che in realta`, piu` che "ombelico del mondo con tanti cittadini alla moda", la definizione che piu` si avvicina a come stanno veramente le cose e` "un paesello piccino, con problemi piccini (i suoi abitanti), e tanti buzzurri che se la tirano fino a strapparla (con tanti cervelli altrettanto piccini)". Senza offesa per i paeselli piccini. Insomma, diciamo che se si facesse un campionato mondiale del campanilismo, Pisa sarebbe senza dubbio la principale favorita. E diciamo anche che se si facesse un campionato del "modaiolo peggio vestito", se la batterebbero alla grande con qualsiasi avversario.
Detto questo vi potrebbe venire da pensare che e` un posto di merda....infatti, e` cosi`.
Andiamo ora ad esporre le argomentazioni, frutto di un'analisi dettata da una convivenza forzata, che mi hanno portato alla conclusione di cui sopra. Differenziamo innanzitutto i vari ambienti.

Per strada.
I pisani per strada li riconosci subito. Se sono a piedi sono quelli vestiti come pagliacci.
In particolare l'abbigliamento tipico del pisano e` cosi` differenziato:
Donne:
-borsetta fashion (meglio se pinko bag, ora va tantissimo), di svariati colori, meglio se shocking o vomiting;
-giubbottino fashion di colori abbinati alla borsetta (quindi se la borsetta ha un colore shocking, il giubbino deve essenzialmente essere di colore vomiting, e viceversa), rigorosamente corto sopra l'ombelico, e col cappuccio impellicciato obbligatorio;
-pantaloni a culo basso con appiattitore di natica ergonomico (ergo, hanno un culo senza forma ne` definizione), decorato a seconda del periodo con fregi orientali, numeri giganteschi, frasi ammiccanti, ali da diavolo, ali da angelo, fiori, mangrovie, pupazzetti, e ogni altro genere di minchiata, eventualmente corti al ginocchio o infilabili in una serie di stivali di cui parleremo;
-cinta, elemento distintivo molto importante, anch'essa abbinata alla borsa o agli orecchini (che piu` che orecchini sembrano lampadari new age), meglio se piu` vistosa possibile e con un livello di scintillanza (le paillettes sono un cliche` altissimo) tanto alto quanto piu` si e` alla moda (ovvero piu` si e` buzzurri, piu` la cinta sembra una decorazione da albero di natale). La cinta piu` ambita e` quella D&G da 17,8 Kg (300 euro di cinta...furbissima mossa);
-maglia, non si vede sotto il giubbotto, ma son sicuro che fa cagare come il resto;
-intimo: rigorosamente in vista dal pantalone o dal giubbotto, rigorosamente perizoma di colore shocking E vomiting. NECESSARIAMENTE FIRMATO;
-scarpe: qui si va per le lunghe. Diciamo che son suddivisibili in 4 categorie principali:
--stivali: con o senza tacco ma rigorosamente a punta e rigorosamente al ginocchio con variante pelouche o fiocchetto/stellina/fiore, di colori abbinati al resto del vestiario (principalmente con la borsetta), quindi o shocking o vomiting. Altra alternativa sono gli stivali scamosciati,totalmente amorfi,nei colori nero,camoscio e rosa confetto,rasoterra (senza tacco) rigorosamente dotato di pellicciotto interno a vista (i pantaloni devono assolutamente stare dentro).
--scarpe sportive: rigorosamente nike o adidas (le piu` alla moda si fregiano di luminosissime converse stellinate colore rigorosamente vomiting, con variante pelouche), di colore che varia dal dorato al rosa-oro-argento-e mirra;
--ballerine: soprassediamo, qui si supera il limite, ne ho viste un paio con winnie the pooh, peggio di cosi`...;
--scarpe varie:ma comunque terrificanti, soprattutto i tiracalcisullepalle, modello di punta, letterlamente parlando, con una protesi sulla punta del piede che fa assomigliare le suddette a cazzuole da muratore;
-bigiotteria varia ed eventuale: qui il discorso si semplifica, l'unica logica e` abbinare i gioielli in modo da avvicinarsi il piu` possibile a una scultura post-moderna (un lampadario rinascimentale), che tradotto significa PACCHIANA ALL'ENNESIMA POTENZA. unico standard e` l'anello/sigillo reale (di dimensioni medio/enormi), possibilmente coi pendaglietti.
Uomini:
-pantaloni: specularmente a quanto detto per la categoria femminile, i pantaloni da uomo sono esattamente gli stessi, ma con la forma per l'attributo maschile esageratamente accentuata (forse per il rituale dell'"aggancio in corso italia" o quello dell "aperitivo all'amaltea"), sempre decorato in stile "splatter";
-giubbino: la scelta per l'uomo e` molto meno restrittiva in quanto a modelli (anche se si predilige per quello corto all'ombelico ugualmente), ma cio` su cui non si transige e` il cappuccio di pelo (modello esquimese). Meglio se sulla schiena compaiono vistosi numeri e sigle che non si sa a cosa si riferiscono.
-scarpe: vedi scarpe da ginnastica femminili, per le scarpe da ginnastica. per il resto sembra che anche il maschio pisano non si lasci prendere dalla mania delle scarpe, fenomeno ancora inspiegato. Oserei dire "E PER FORTUNA!!"
-sciarpina: chi non ce l'ha e` da considerarsi al piu` basso livello della catena evolutiva, al pari degli organismi monocellulari organici (le merde). Quindi, l'importante non e` chi sei, ma che sciarpa indossi. Dalla sciarpa emerge il carattere di una persona, infatti quelle dei pisani son tutte orribili. La piu` blasonata e` la sciarpina rosa nera e blu del Pisa Calcio.
-intimo: boxer attillati D&G con elastico alto/altissimo in vista fuori dai pantaloni (appositamente progettati per questa funzione) bianchi o neri. Nessun pisano e` stato mai avvistato con una configurazione intima diversa, per la semplice ragione che senza sei sessualmente defunto;
-cinta: la cinta e` poco meno importante della sciarpa, ma comunque elemento essenziale. Modelli e colori sono gli stessi che per le corrispondenti al femminile, ma poiche` l'uomo e` fisicamente piu` forte della donna, il peso aumenta esponenzialmente, permettendo aggiunte folkloristiche quali fibbie grandi come tombini;
Per tutte e 2 le categorie (uomini e donne), ci sono degli elementi di abbigliamento dai quali non si puo` prescindere, e che si possono tutto sommato includere come categoria "unisex":
-occhiali: rigorosamente Ray Ban modello "mosca mannara", colore a scelta, tanto quel modello c'e` solo nelle tonalita` vomiting;
-acconciatura: che e` a tutti gli effetti da considerarsi un elemento di abbigliamento, determinante per aumentare la vistosita`, e di conseguenza l'ammirazione sociale, possibilmente con frangia coprente per lei e crestina bassa per lui, altre varianti piu` o meno orride si avvicendano a seconda di cosa dice glamour;
-cellulare: sempre e rigorosamente in mano o in vista (alcune borsette son trasparenti proprio per questo motivo), con pendaglietto OBBLIGATORIO (il piu` in voga e` winnie the pooh), di colore piu` vistoso e` meglio e`. I piu` tecnologici viaggiano con un mini strobo che si accende quando arriva un messaggio, che deve rigorosamente avere una suoneria alla moda.

Se invece non sono a piedi, ma in scooter, li si riconosce, oltre che per l'abbigliamento sopracitato, per il casco necessariamente dipinto, pisa calcio per lui e "IlovetiziocaiosempronioTVTTBciaodastrynkyolinina" per lei. Gli scooter anche loro son campioni di primitivismo, con marmitte rumorosissime e scritte ricorrenti, le stesse che si trovano sui caschi.

L'ultima categoria da analizzare e` quella dei pisani in macchina: sono la specie piu` pericolosa della terra, al pari del Tyrannosaurus Rex e di alcune tra le piu` voraci specie dei Piranha dei caraibi. Il pisano, per conformazione genetica e` totalmente incapace alla guida. I cartelli sono infatti considerati meri abbellimenti cittadini, molto apprezzati perche` di varie forme e colori, anche se considerati fuori moda per via della loro persistente tonalita`.
Per quanto riguarda questa categoria ancora non si puo` dire molto, perche` lo studio di questi esemplari e` molto rischioso. E` consigliabile caldamente evitarli il piu` possibile, soprattutto quelli nervosi per via delle estenuanti epopee nei sensi unici che ogni giorno son costretti ad affrontare. Segno inequivocabile dell'avvicinamento di uno di questi esemplari e` la musica da discoteca imperante e le stracciate di marcia dalla prima alla 4, anche se per fare solamente 50 metri. Non FIDATEVI MAI ad attraversare la strada sulle strisce pedonali, perche` il pisano in macchina viaggia in branchi, e le strisce pedonali rievocano in lui istinti di caccia primordiali, che li spinge ad accelerarti addosso come una pantera.
Ultima cosa, il pisano in macchina NON sa parcheggiare.

Cambiando ambiente, passiamo a come si puo` riconoscere un pisano in un locale. Semplicissimo: il pisano lo trovi solo in determinati locali, rigorosamente vestito di cui sopra. Beve sempre lo stesso cocktail, dettato da rigide regole sociali (solitamente quello del colore che va di moda al momento, o quello dedicato all'ultima impresa del grande fratello, argomento principe di ogni discussione che si rispetti, spesso generatore di mode), e fuma sempre e solo per darsi un tono (che ahime` e` sempre un diesis), e sempre e solo sigarette alla moda (non vedrete mai un pisano con un pacchetto di diana.). Per il resto, gli argomenti di conversazione di questi insoliti autoctoni sono pressoche` standard, e anch'essi son dettati da rigidi parametri socio/politici (ovvero si leggono la sera prima di uscire su settimanali di informazione quali "novella 287400" o ancora "gioia", "grazia", "prego", "non c'e` di che".)
Vero ritrovo di pisani sono il chicchissimo "Bazeel", bettola di 4x4 metri, con un assordante musica house che imperversa continuamente, o l'"Amaltea", vero ritrovo della pisa bene, sempre disponibile a un happy hour o una festa get down a uana shok a wop rock'n roll a soreta.
Questi sono i punti principali di ritrovo serale, a cui vanno aggiunte le discoteche della versilia, che pero` accolgono non solo i pisani di pisa, ma anche i pisani di buona parte della zona tosco-romagnola.

E` giunto il momento di analizzare la psiche di un pisano.
Qui il discorso si suddivide in due correnti di pensiero totalmente opposte. Una, quella prettamente adottata dai pisani stessi, secondo la quale la loro psiche esiste e nella sua complessita` e` molto bella ed affascinante. Secondo l'altra corrente invece, quella del resto del mondo, la psiche dei pisani e` assimilabile a una tabula rasa (completamente ed a fondo). I piu` audaci asseriscono che sia in realta` un buco nero che,a differenza di quelli veri, assimila solo le stronzate piu` ecclatanti.
Ma queste sono solo le teorie piu` avanguardiste, e da un analisi attenta e minuziosa del comportamento sociale e dei rapporti tra individui si possono riscontrare due tipologie comportamentali, che tecnicamente vengono denominate "pisano-pisano" e "pisano-estraneo".

La teoria "pisano-pisano", si basa sulle osservazioni sul campo per descrivere i rapporti interpersonali che si vengono a creare tra due individui della stessa specie. I rapporti tra pisano e pisano sono i piu` frequenti, in quanto quelli descritti dalla teoria "pisano-estraneo" son troppo rari, frammentati e privi di una ricostruzione filologica ed esegetica (in senso lato) dovuta alla pochezza degli esempi forniti dall'esperienza.
In poche parole il pisano e` un asociale, fraternizza solo con esemplari della stessa specie e sfugge gli estranei in qualsiasi modo, limitandosi all'uso di un linguaggio ridotto all'essenziale, disdegnoso di forme di cortesia di qualsiasi genere. Insomma il pisano tende asintoticamente all'antipatia, e adotta spesso dei comportamenti, classici per la sua specie, che spingono qualsiasi interlocutore ad una nevrosi temporanea, a volte permanente.

Da queste considerazioni, secondo la definizione piu` comunemente accettata di sindrome, ossia un'insieme di sintomi che si manifestano assieme e che sono collegabili a fattori della fisiologia e patologia, l'essere pisano puo` a ben ragione definirsi tale.

Ovviamente ci sono dei casi particolari dove i sopracitati sintomi non sussistono, o per lo meno non tutti assieme, delineando una tipologia di pisano che in gergo tecnico si suole nominare "atipica". Ma sono pochi i casi riscontrati, tanto da portare alla conclusione che i pisani "atipici" sono piu` che altro un eccezione che conferma la regola, piu` che una variante della sindrome. Tra l'altro colgo l'occasione per salutare quei 4 casi che personalmente conosco, ringraziandoli per essere cosi` anomali.

10 commenti:

Quintin ha detto...

per il napalm rivolgersi a tharon :)

Anonimo ha detto...

Ringrazio moon dreamer per avermi annoverato tra i pisani atipici ('l'hai fatto vero??) ma mi sento di ripetere anche qui quello che ti dico sempre su questo argomento: non sputare nel piatto in cui mangi!! Conosco veramente tanti pisani atipici che però, guarda caso non frequentano i posti da te indicati, anzi vorrei aggiungere che quei posti sono frequentati da quelli che hanno la sindrome da te indicata, ma non devono necessariamente essere pisani per essere malati, anzi conosco una quantità di persone malate che pisane non sono!
Per quanto riguarda i pisani e la macchina potrei anche darti ragione, ma voglio comunque ricordarti che l'unico incidente che ho fatto è stato nella tua terra e tu eri presente...a buon intenditor poche parole!
Se non l'avete ancora capito, sono una pisana a cui piace la propria città, è grande e piccola al punto giusto, le persone sono intrensicamente di sinistra [anche se a volte non sembra :-(] e non mi sembra che le cose dette sui pisani non siano applicabili a qualsiasi altro truzzo di altra città, e poi ti sfido a trovare un pisano vero (almeno tre generazioni di pisanità) anche perchè io stessa ne conosco veramente pochi.
Ultimissima cosa, generalizzare è sbagliato, io potrei dire che tutti i metallari sono stupidi e ascoltano musica di merda, ma qualcuno potrebbe offendersi....
L'ideale non esiste, si può solo cercare di avvicinarsi ed ognuno stila una classifica di ciò che ritiene più importante, ma non tutti, per fortuna, sono uguali...

Marwich ha detto...

E` per quello che esiste la satira....penso che tu sia abbastanza intelligente da capire che questa e` una presa in giro bella e buona, rivolta essenzialmente a quella categoria di persone che io ho definito pisani, ma applicabile a buona parte della gioventu` italiana (e non), come ho fatto notare quando ho detto dei pisani di tutta la zona tosco romagnola, e penso sia abbastanza intelligente da capire che sei tra quei 4 pisani anomali di cui ho parlato.
Non sto sputando sul piatto in cui mangio (che poi, ad essere pignoli questo piatto lo sto pagando profumatamente..), sto solo canzonando quella gioventu` all'avanguardia che, spero non vorrai negarlo (altrimenti ti porto un sabato sera in giro per corso italia e ti faccio vedere di persona :D ), a pisa trova terreno fertile per coltivare questo "modus vivendi". Hihihihi, su, non essere permalosa, non era una generalizzazione, pensavo si capisse...ho usato il termine pisano perche` mi sembrava il piu` adatto. E cmq ci sono delle cose che ho detto che si possono applicare non solo alla gioventu`, ma anche al resto, e son cose che ho notato solo qua..

Anonimo ha detto...

Sono un osservatore del popolo pisano ormai da anni e se c'è una cosa che mi incuriosisce scientificamente è il rapporto con "LA STRADA" del pisano affetto dalla sindrome (a parer mio il 97,4% della fauna locale).
Vorrei aggiungere un aspetto direi fondamentale sia per il pedone che per l'automobilista.
Il PEDONE:
Fondamentalmente un essere insicuro per lo più fornito di bicicletta che sembra usare come scudo. Esso nell'atto di attraversare irrigidisce gli arti e con sguardo vitreo fissa il guidatore che gli si pone innanzi... Se sfiorato dallo spostamento d'aria esso si getta a terra e con cellulare alla moda chiama tutti i numeri di 3 cifre che iniziano con 1... ho visto arrivare anche gente della telecom (187) o vodafone (190).
L'AUTOMOBILISTA
Sarò molto più sintetico...
L'automomibilsta pisano va a fasce orarie: dopo le 20.00 consuma 3 litri di carburante per km. Esso è in una parola: REPRESSO!
Comunque volgo i miei più sentiti complimenti per il post degno dei servizi del miglior Piero Angela.

Essei Servizi ha detto...

aggiungiamo "lo studente meridionale pisanizzato" ..ovvero hai vissuto una vita castrato nel tuo paesello del meridione..cosa fai a pisa che non ti conosce nessuno?
ti rifai una falsa vita specchiandoti nella mode del figo pisano..e quindi discoteca in versilia,nike shox (o come cazzo si scrive),aperitivino al baazel,ristoranti di classe,vestiti di marca..(si griffano anche il buco del culo)
a me fanno davvero ridere..il fatto e' che quando tornano nel paesello natio ti guardano dall'alto in basso manco fossero stati a palm beach o los angeles..
bah...
fanno quasi tenerezza..

Marwich ha detto...

Vero vero...meno male che son sempre rimasto un sardo di merda...

Anonimo ha detto...

io volevo venire a pisa a trovarvi ma dopo quello che ho letto mi sa che nn vengo più... e io che pensavo fosse così solo a milano... :P

Biby__ ha detto...

hai dimenticato il gadget che ormai è d'obbligo per gente del genere (e non).
la stella-fiore-altrastoria sbrilluccicosa feschion TRASH all'inverosimile, da appiccicare ai capelli. ò_O

Marwich ha detto...

Merda....e` vero...come ho potuto dimenticarmene! E si che ne ho visto pure uno a forma di colibri` delle antille...
Grazie bibi per l'illuminazione!

Esasperata da Pisa ha detto...

Approvo ogni singola parola scritta dall'analisi di questa specie molto particolare e vorrei aggiungere qualche altra notizia. I pisani si sentono molto signorili, superiori e un fatto me l'ha dimostrato! L'altro giorno ero con la macchina parcheggiata e dato che x strada qui a Pisa vige la regola "io sono Dio passo ovunque" un signore cosa fa non osservando le misure della via e della sua macchina provando ad andare "a sfondamento" urta la mia macchina ferma spenta e parcheggiata, solo quando vede che gli stavo andando dietro si ferma alla fine della via..tornando indietro e facendo retromarcia urta un'altra macchina parcheggiata, scende dall'autovettura, sbraita x un po (ovviamente il pisano non ascolta quando gli altri "esserini" parlano, si ascolta solo da solo..ma forse nemmeno quello)e cosa fa, dopo aver discusso da solo x un po, incavolato dicendo che la colpa era la mia, da puro folle prende la sua auto e scappa via. Questo era il primo esempio di un vero "SIGNORE pisano". Il secondo esempio è il seguente..urtando un'autovettura che ad una rotatoria non conoscendo affatto come vi si entra e quali siano le regole all'interno di questo strano giro della morte la ragazza del conducente PISANA mette in scena un teatrino da oscar per rubare qualche centinaia di euro all'assicurazione e x una cosa da nulla chiama tutti i numeri che iniziano con l'1..ho letto già in un post sopra una cosa del genere, insomma si fa venire a prendere dall'ambulanza, si fa caricare, imbracare chi + ne ha + ne metta e tutto ciò x un piccolo graffio sulla macchina... insomma ne avrei migliaia di racconti ma mi fermo qui.. io ci scriverei un libro!
Ah ora che mi torna in mente.. il mio ragazzo era su lungarno e uno in bici (anche loro si sentono un po divinità in bici) camminava nel mezzo della corsia non andando ne a destra ne a sinistra, il mio ragazzo lo invita gentilmente a scegliere dove passare cosi da dar modo alle autovetture di passare su strada, questo inizia a dire che la precedenza su strada è delle bici e dice al mio ragazzo...tornatene a casa tua! io inviterei i Pisani a pensare che se noi studenti o turisti ce ne torniamo a casa nostra loro..come mangiano?!?