La gente non ha davvero capito un cazzo di niente. Lo dico perchè ero uno di loro sino a poco tempo fa. Ma proprio un cazzo di niente!
Quanto tempo passiamo come formiche ad andare avanti e indietro sempre per la stessa via, senza accorgerci che dentro quella porticina del locale a cui non daresti un soldo bucato c'è invece una band che suona la canzone della nostra vita?
Basta solo che per un momento tendiamo l'orecchio e diamo retta a quella sensazione che ignoriamo e ci insegnano ad ignorare sin da quando siamo bambini, aprire quella porticina ed entrare nel paese delle meraviglie.
Eppure procediamo tutti spediti, uno dietro l'altro, senza nemmeno prestarci caso! Nervosi, ansiosi, pieni di problemi. Il vicino ci infastidisce, ci alziamo e già vogliamo maledire il sole perchè ci brucia gli occhi, malediamo il pavimento freddo, il bagno che gocciola, la caffettiera che non si sbriga. Usciamo per strada e non sentiamo più gli uccellini che cinguettano, ma prestiamo attenzione solo all'automobilista maldestro davanti a noi e ci fa innervosire, e poi c'è il semaforo rosso..oh quello quanto fa incazzare!
Notiamo quanto la gente sia triste e preoccupata, ci circondano solo volti nervosi, e siamo talmente presi da questo gioco che non notiamo più la signora che invece ci sorride per la via guardando i nostri capelli arruffati, ci perdiamo la passione dei suonatori da strada, che per 50 centesimi ti regalano una canzone e ti augurano la buona giornata con un gesto teatrale.
A metà giornata già vogliamo farla finita con un colpo di pistola, e mettere a tacere quella stronza di una vocina che urla dall'inizio di questo ennesimo giorno "FERMATIIIIIIII!!!", ma niente. Stai zitta vocina. Questa è la vita, bisogna adattarsi o soccombere, e io non sono il tipo che soccombe. Io ho da dimostrare al mondo quanto valgo, tutti devono vedere quanto mi merito il posto che ho. Devo avere la loro stima, come farei senza?
Devo assolutamente. Devo. Devo. DEVO!!!!
Non posso. Non posso, nonpossononpossononpossononpossononpossoooooooooooooo!
Cazzo, me lo son ripetuto tante di quelle volte che ormai nemmeno faccio più caso al perchè lo dico. E' diventata una regola autoprodotta dalla mia incosciente standardizzazione. E' talmente radicata l'abitudine di porsi continuamente questi limiti, che non abbiamo più gli occhi aperti quel tanto che basta per chiederci se effettivamente tutta sta follia di vivere così abbia un senso.
Quanto mi interessa effettivamente dei problemi della gente?
Ve lo siete mai chiesti?
Gli onesti a questo punto dovrebbero convenire con me che, in fin dei conti, degli altri ce ne frega poco o nulla. Siamo talmente presi da noi che dei casini, delle vite e delle non vite degli altri ci importa sempre e solo in ultima istanza, una volta soddisfatta la nostra sete di approvazione dal mondo esterno. E allora perchè per gli altri dovrebbe essere diverso?
Perchè a loro dovrebbe fregare qualcosa di noi?
A loro non gliene frega un cazzo, esattamente come vale per noi. E a questo punto allora che senso ha perdere tempo a cercare l'approvazione di chi pensa comunque solo a se stesso?
Non sarebbe meglio impiegare il tempo a realizzare qualcosa effettivamente, piùttosto che soddisfare le ambizioni di qualcun'altro?
Non sarebbe meglio lasciare questo giochino a chi ha voglia di continuare a tirare a campare?
Bhe, ragazzi...io passo la mano e vado a fare una passeggiata, che magari in silenzio riesco ad ascoltar meglio..
7 commenti:
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Hai proprio ragione caro/a anonimo/a =)
ma se io avessi ragione tu avresti toppato tutto...
e pensa alle povere patelle che nessuno caga...! e comunue...sottovaluti il potere delle formiche! :D
non dal mio punto di vista, che alla fin fine è l'unico che conta ;)
bah!!! tu sei solo un macaco... non puoi comprendere :PRRRRR
io dicevo all'anonimo...secondo te quanto me ne frega delle pattelle??:D:D ma non pensi ad altro tu? :D:D:D
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