giovedì 20 settembre 2012


Ci son certe volte in cui non si hanno parole.
Altre che le parole si hanno ma non si possono dire..
Altre ancora che non si sa come dirle...
E poi ci son quelle in cui invece sai esattamente cosa dire..

2 commenti:

haldo82 ha detto...

Ciao Mariano mi chiamo Haldo.
Volevo condividere con te queste due righe che ho scritto pensando che un giorno, anche io, vorrei diventare un giorno uno scrittoio come te. Dammi un parare su cosa ne pensi per me sarebbe molto importanto.Amo le mie scoregge, è un odore caldo ed avvolgente, che ti permette di respirare aria di casa. Sì, aria di casa. Perché per lavoro sono costretto a viaggiare molto, ma ogni scoreggia mi riporta alla mia infanzia, alla mia casa e quando da piccolo mia madre mi rimboccava le coperte mentre io, prontamente, scoreggiavo divertito. Ovviamente tenendo la trapunta ben chiusa e appena lei usciva dalla stanza, un bel colpo e via, sniffate poderose. Dicevo che viaggio molto, faccio il camionista, quindi mi ritrovo a spostarmi in lungo ed in largo per l'europa. Quando ho voglia d'aria di casa non mi resta che scoreggiare, e riempire l'abitacolo d'odori conosciuti. Una cosa che amo fare, quando sono seduto alla guida del mio camion, è di mettere la mano a conchetta e tuffarla in mezzo alle gambe appena scoreggio, tirandomi poderose zaffate d'aria merdolenta in faccia. Ah se lo sapesse mia moglie, potrebbe cacciarmi di casa con potenza e devastazione.

Marwich ha detto...

mio caro Haldo, io non posso, veramente. Questa tua storia mi ha fatto commuovere a dir poco non poco.
Ti immagino chiuso nella tua motrice, a farti un chiusino di odori di casa, solo, nella tempesta, coi tuoi ricordi. Hai già fatto un capolavoro con questo tuo commovente commento, non ho niente da insegnarti nella tua carriera per diventare scrittoio. Un abbraccio