martedì 6 agosto 2013

Non ho più sonno...

Mi son scordato del momento in cui ho perso la magia..
Non fraintendermi, non parlo della magia del tipo "abracadabra"...parlo di quella vera. Quella che piano piano mi hanno insegnato a zittire, a soffocare così profondamente dentro di me, che alla fine ho smesso persino di crederci. Eh già..è andata proprio così, quel giorno nemmeno lo ricordo più, è finito nell'indifferenza come tantissimi altri. Eppure è proprio quel giorno che ho ceduto e ho deciso consciamente di chiudere gli occhi e di addormentarmi:..mi son messo alla mercè di me stesso, e ho dato carta bianca al più pericoloso dei nostri nemici: la mente. Quel pensiero razionale che ingabbia e fagocita tutto in una prigione senza sbarre apparenti, ma che stringono come il cappio al collo di un condannato. Ecco, un condannato! Sono pian piano salito sul patibolo e senza nemmeno leggere la sentenza, da buon boia di me stesso, mi son silenziosamente votato ad una vita razionale, senza più sentire, senza più nemmeno avvertire la mancanza della mia vera essenza.
Mi son trasformato in un surrogato di ciò che sarei dovuto essere e ho cominciato a invecchiare in un indifferenza assopita...in una corsa sempre più sfrenata sulla strada che mi allontanava sempre di più da dove sarei dovuto andare.
Hanno cominciato a soffocare la capacità di sentire e padroneggiare la "magia" sin da quando ero bambino, quando mi insegnavano che in realtà i mondi e gli universi che visitavo in sogno erano, appunto, solo sogni. Che niente conta se non si ha un ritorno materiale, che i sognatori non son fatti per stare a questo mondo. Hanno cominciato ad uccidermi sin da piccolo, costringendomi ad abbandonare per strada la meraviglia per ciò che mi circondava. Appena nato già dovevo crescere. Mi hanno insegnato a non essere più un bambino, per poi farmi volerci ritornare con tutto me stesso ogni volta che ne vedo uno che ancora non ha ceduto del tutto alla noia e alla routine, al tirare a campare e al non meravigliarsi più di niente.
E ha funzionato per carità...perchè così come me anche tu che leggi, probabilmente, hai avuto una sorte simile, e come me hai visto che funzionava bene come realtà...è quella che vivono tutti, quindi deve essere logicamente giusta, bisogna adattarsi, finchè non esplodi, o ti addormenti definitivamente in quel coma artificiale che senti essere finto, ma non riesci più a darti un briciolo di credibilità per ribellarti.
E allora prima o poi doveva succedere...se ancora una scintilla era accesa, che mi chiedessi: "ma per che cosa l'ho fatto?"

2 commenti:

Syneloi ha detto...

Przyjaźń jest jak ognisko jeśli przy nim uśniesz to wygaśnie.

Anonimo ha detto...

Si può lottare contro ciò che ci è stato inculcato nelle ossa e nelle cervelle costruendoci le lenti appannate attraverso cui vediamo il mondo.
non è facile, fa soffrire come un tatuaggio sull'anima difficile da portare, richiede tempo e voglia di ricominciare lasciando certezze; ma,
rende liberi già il solo provarci, ristora e disseta quanto non si potrebbe immaginare per un breve momento, poi non si può più farne a meno, non volendo più nessuna gabbia sulla schiena ne' davanti aglio occhi.
quindi se non ci si riesce, possiamo poi sempre dire che non ne sarebbe valsa la pena.
Se vuoi, paranoia e rabbia a iosa su https://tiraforalidenti.wordpress.com/